Anni di studio e preparazione per gli esami, tra date di appelli, sacrifici e massimo impegno per il raggiungimento del traguardo: la laurea in Giurisprudenza!


L’obiettivo di questo focus, proposto dal Polo Ecampus di Cefalù, è supportare i nostri laureati delineando e presentando i possibili sbocchi occupazionali specifici per la tipologia di studi accademici affrontati.


Dunque, a quali specifici profili professionali si può aspirare con la laurea ottenuta?

Avvocato

Dalle statistiche, risulta evidente che lo sbocco lavorativo più ambito e perseguito dai laureati in Giurisprudenza è l’avvocato.
Il percorso di formazione per diventare avvocato è composto da due step fondamentali da raggiungere.
Dopo il conseguimento della laurea in Giurisprudenza, infatti, la prima tappa riguarda lo svolgimento di un tirocinio di 18 mesi presso uno studio legale (di un avvocato iscritto all’albo da almeno 5 anni) nel “foro” di residenza del praticante.
Il secondo traguardo è superare il concorso di avvocato valido per l’iscrizione all’albo professionale, una prova costituita da tre scritti e un orale.

Notaio

Come per l’avvocato, anche il percorso accademico per diventare notaio prevede, oltre alla Laurea in Giurisprudenza, un periodo di pratica di almeno 18 mesi in uno studio notarile e il superamento del concorso notarile.
Per poter svolgere il tirocinio è necessario presentare la domanda al Consiglio Notarile, pagare una tassa e consegnare la dichiarazione del notaio presso cui siete stati accettati.
Possono partecipare al concorso notarile soltanto coloro che hanno svolto almeno 12 mesi continuativi di tirocinio post lauream.
Anche in questo caso, il concorso pubblico si compone di una parte scritta e di una orale, ma a differenza dell’esame da avvocato, non tutti i candidati che hanno ottenuto la sufficienza nelle prove diventeranno notai.
Infatti, esiste un numero programmato di sedi notarili e soltanto coloro che si trovano in alto alla graduatoria potranno intraprendere la carriera tanto ambita.

Magistrato

Un ulteriore sbocco occupazionale per chi è laureato in Giurisprudenza è intraprendere la carriera di Magistrato.
Per poter partecipare all’annuale concorso in magistratura la sola laurea non basta.
Possono sostenere l’esame di stato, infatti, gli avvocati regolarmente iscritti all’albo, coloro che hanno concluso il dottorato di ricerca, i diplomati alla scuola di specializzazione per le professioni legali o coloro che hanno completato il tirocinio negli uffici dei tribunali.
Il concorso, anche in questo caso, prevede una prova scritta (la redazione di tre elaborati sul diritto civile, penale e amministrativo) e una orale.
Tappa obbligata per coloro che ambiscono a diventare Magistrato è lo svolgimento del tirocinio di 18 mesi, un momento di formazione fondamentale per il tirocinante che farà pratica delle operazioni
di preparazione, svolgimento e conclusione di un processo.

Giurista d’Impresa

Il giurista d’Impresa è una figura professionale ricoperta da un esperto con competenze sia nel settore del diritto che nelle strategie economiche e societarie.
Questa posizione lavorativa ha il compito di gestire fondamentali mansioni nelle dinamiche interne ed esterne di un’impresa.
Si occupa di trovare soluzioni in tema di mercato comune e polit威而鋼 iche comunitarie, gestire questioni tributarie, societarie o commerciali, tutelare marchi e brevetti, collaborare alla formulazione del bilancio d’esercizio.
Conoscenza del diritto, buona base economica e di gestione aziendale, capacità di saper lavorare in team e una spiccata familiarità con l’inglese: il giurista d’impresa, il professionista ibrido richiestissimo sul mercato del lavoro.

Consulente del lavoro

Il consulente del lavoro è un libero professionista esperto soprattutto in materia di diritto del lavoro, tributario e previdenziale.
Spesso lavora in un contesto aziendale e si occupa di risolvere i problemi di inquadramento del personale, di gestire le pratiche che riguardano i dipendenti interfacciandosi con i Centri dell’Impiego, la Direzione del Lavoro, l’INAIL, l’INPS e con le Organizzazioni Sindacali.
Per poter svolgere la professione, dopo la laurea in Giurisprudenza è necessario frequentare un tirocinio di 18 mesi in un ufficio di consulenza del lavoro o di avvocati, di ragionieri o di commercialisti, e in un secondo momento superare l’esame di abilitazione, iscriversi all’Albo e aprire la Partita Iva.

Diplomatico

Se si possiede una grande passione per il diritto internazionale e la geopolitica e una buona conoscenza delle lingue straniere, il diplomatico è la professione a cui il laureato in Giurisprudenza può ambire.
La figura del diplomatico si occupa delle relazioni internazionali del proprio Paese e fornisce servizi a italiani e stranieri in patria e all’estero.
Per esercitare la professione è fondamentale vincere il concorso pubblico che si compone di una prova selettiva, una scritta e una orale.
Caratteristiche del concorso: si hanno tre tentativi a disposizione per superarlo e possono partecipare soltanto gli under 35.

Docente

Con il conseguimento della laurea magistrale in Giurisprudenza, un ulteriore sbocco occupazionale è sicuramente l’insegnamento.
Collegati al link https://www.ecampus-cefalu.it/il-percorso-per-insegnare-scienze-giuridico-economiche/ e scopri il percorso completo per poter accedere alla classe di concorso A46 e, dunque, intraprendere la professione di docente.

Funzionario (dirigente o impiegato) PA

Il traguardo della laurea in Giurisprudenza permette di acquisire competenze e conoscenze, ma anche il titolo per poter partecipare a determinati concorsi pubblici nell’ambito della pubblica amministrazione,
e poter dunque ricoprire diverse figure professionali, da semplice impiegato a dirigente.